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Astrologia

Astrologia e mito - Il segno dei Pesci

di Amj

(18/03/2024)

Una rappresentazione grafica del segno dei Pesci

Il segno zodiacale dei Pesci ė il terzo segno dell’elemento acqua che ha inizio verso il 19 febbraio e corrisponde al periodo in cui la natura comincia a risvegliarsi e l’inverno va a morire. L’astrologo francese Barbault scrive che: ”Nella natura simbolizza una condizione transitoria fra l’inverno che termina e la primavera che si prepara. Un mondo impreciso, senza forme definite e senza frontiere ben delineate”. Il simbolo grafico di tale segno consiste nella rappresentazione stilizzata di due pesci con direzione opposta ma legati fra loro; difatti, il pesce che sta a sinistra procede dall’alto verso il basso e quello di destra, invece, procede dal basso verso l’alto. Come è facile intuire, il pesce che si dirige verso il basso simboleggia l’involuzione dello spirito intrappolato nella materia, mentre quello che si dirige verso l’alto simboleggia l’evoluzione spirituale di colui che si libera dai vincoli della materia. Questo segno zodiacale, quindi, indica una polarità ed in molte religioni e miti antichi ricorre spesso il simbolo del pesce, quale apportatore di fecondità e vita. Ad esempio, nelle rappresentazioni paleocristiane Cristo era simboleggiato da un pesce, il dio babilonese Oannes aveva l’aspetto di un pesce e usciva ogni giorno dal mare come il sole all’alba, il dio fenicio Dagon era rappresentato con la testa di un pesce e il corpo umano, la divinità indiana Vishnu si trasforma in pesce sacro.

La statua della 'Sirenetta' a Copenaghen Stele funeraria del III secolo d.C.
La statua della 'Sirenetta' a Copenaghen Stele funeraria del III secolo d.C.

La polarità espressa nel geroglifico del segno dei Pesci, vissuta interiormente dai nativi del segno, che possiamo intendere quale conflitto tra conscio ed inconscio, deve essere accettata, secondo la psicologia di Jung, quale condizione naturale della vita umana, in quanto i due pesci legati insieme (e dunque le due tendenze opposte) sono indivisibili. In base all’interpretazione dell’astrologo Roberto Sicuteri è in tale segno zodiacale che l’uomo può annullare i legami con il mondo visibile per unirsi al divino e vedere ciò che “non deve essere visto” e non vedere più ciò che ha sempre visto. Il pianeta che governa i Pesci è Nettuno, dio del mare rappresentato sempre con un tridente in mano. Come suggerisce l’astrologo Hadès “Le tre punte del tridente di Nettuno, maestro del segno, alludono ai tre mondi verso i quali si dirigono le ultime energie cosmiche dopo avere animato e modellato la materia: la sfera fisica, quella mentale e quella animica”.

Fontana di Nettuno a Bologna 'Gli Antipodi', duomo di Modena
Fontana di Nettuno a Bologna 'Gli Antipodi', duomo di Modena

Uno dei miti greci che ci aiutano a comprendere il significato del segno dei Pesci è quello che narra la storia di Derceto, una giovane donna che avendo scoperto di aspettare un figlio rifiuta la sua realtà di donna, forse per vergogna o forse per l’incapacità di assumersi la responsabilità di diventare madre, dunque adulta; decide, allora, di gettarsi in mare e uccidersi. Il dio Poseidone (Nettuno per i romani), non avendo gradito il suo gesto, per punizione la trasforma in sirena, cioè un essere metà donna e metà pesce, vale a dire non del tutto umano. Derceto è la prima delle sirene, un essere che non è né carne né pesce, nella metà umana conscia e consapevole dei propri errori e nella metà animale inconscia e regredita allo stadio infantile di figlia bambina, alla sua zona d’ombra. Secondo un’altra leggenda Derceto fu poi divorata da mostri marini, anch’essi simboli della regressione all’inconscio, di una fuga dalla vita reale. Un altro mito greco che può essere assimilato a questo segno è quello dei due innamorati Afrodite ed Eros, il cui amore era osteggiato dal mostruoso dio Tifone; per sfuggire alla sua ira i due amanti, disperati, si gettarono in mare ma Poseidone si impietosì e mandò a salvarli due delfini. Giove decise di ricompensarli e li portò in cielo dando vita alla costellazione dei Pesci.

Jung ci insegna che il mare, con i suoi splendidi riflessi nasconde misteriose profondità e simboleggia la parte inconscia della mente umana ma anche le capacità visionarie che essa possiede. Difatti, spesso i nativi del segno mostrano scarso interesse verso la realtà concreta e tangibile, sono dei sognatori e non di rado possiedono doti di chiaroveggenza; in altri casi, invece, essi mantengono un atteggiamento di fuga dalle responsabilità della vita reale e talvolta sviluppano dipendenza da alcool e droghe. In altri casi, alcuni nativi del segno manifestano un grande interesse verso la religione. Si deve, per concludere, ricordare che le professioni tradizionalmente legate a questo segno zodiacale sono quelle del navigatore, dell’ecclesiastico, del musicista, del poeta, del medico e del fotografo.


Fonti:
* Roberto Sicuteri, “Astrologia e mito”, ed. Astrolabio
* A.T. Mann, “L’arte rotonda. Astrologia del tempo e dello spazio”, ed. Gremese
* Hadès, "Manuale completo di Astrologia scientifica e tradizionale", ed. Mursia
* André Barbault, "Trattato pratico di Astrologia", ed. Astrolabio


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