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Astrologia

Astrologia e mito - Il segno dello Scorpione

di Amj

(29/10/2023)

Una rappresentazione grafica del segno dello Scorpione

Il segno astrologico dello Scorpione è l’ottavo dello zodiaco ed appartiene all’elemento Acqua; ma se il primo segno di questo elemento, il Cancro, fa riferimento alle acque limpide o al liquido amniotico e l’ultimo segno, i Pesci, si riferisce agli oceani, lo Scorpione simboleggia le acque stagnanti e torbide, ma anche la lava vulcanica. Con l’ottavo segno siamo nella stagione dell’Autunno, in cui gli elementi della vegetazione si avviano alla decomposizione; difatti, se il segno del Toro, suo opposto, rappresenta ciò che fiorisce, lo Scorpione rappresenta ciò che si decompone sottoterra. Inoltre, come afferma l’astrologo statunitense A.T. Mann, “mentre il Toro determina il contatto con il mondo fisico, lo Scorpione indica la necessità del conclusivo e completo allontanarsi dal mondo fisico per prepararsi alla morte”.
Con questo segno la materia torna all’informale, all’indefinito; ė il periodo in cui cadono le foglie, che si decompongono, ma ritornano nel ciclo della vita come humus che renderà nuovamente fertile la terra inaridita dalla calura estiva. Le parole dell’astrologo Hadès ci chiariscono quale sia, in sintesi, la simbologia del segno affermando che ”Il segno dello Scorpione rappresenta gli Inferi, ciò che è nascosto, il regno sotterraneo celato agli sguardi profani, e per analogia il subconscio”. L’ideogramma che rappresenta l’ottavo segno è una lettera ‘M’ con la parte finale a forma di freccia rivolta verso l’alto, che rappresenta la coda velenosa dell’animale che lo simboleggia. Lo scorpione è un animale che va alla ricerca di nascondigli bui e umidi, luoghi inaccessibili come fenditure nei vecchi muri; esso suscita paura e repulsione perché attacca improvvisamente la preda, ma è anche capace di autodistruzione, perché in caso di estremo pericolo si uccide pungendosi con la sua coda velenosa.

Merope che abbandona le Pleiadi nell'opera 'La Pleiade perduta' di William-Adolphe Bouguereau, 1884 Un affresco a Pompei raffigurante Orione che ascende al cielo e diventa una costellazione
'La Pleiade perduta' di William-Adolphe Bouguereau, 1884 'Orione che ascende al cielo', affresco, Pompei

Il maestro del segno è Plutone, parola che significa “il ricco”, simbolo di grandi ricchezze nascoste ma anche dio degli Inferi e “principe delle tenebre”. Uno dei miti che in genere si associa allo Scorpione, il più significativo, è quello di Orione, nato da un seme introdotto da Giove, Nettuno e Mercurio nella pelle di un toro, che era stato sacrificato, poi sotterrata. Orione divenne un cacciatore, ma fu punito dagli Dei perché, in preda al suo istinto aggressivo e distruttivo, aveva inseguito per sette anni delle fanciulle, le Pleiadi. Orione si macchiò anche di stupro nei confronti della sua matrigna, ma il suo sposo Europione per vendicarsi lo accecò; fu in seguito aiutato dai fabbri di Efesto, nell’isola di Lemno, che gli fecero riacquistare la vista, facendogli guardare il sole nascente. Tuttavia, Orione divenne ancora più rabbioso e vendicativo e minacciò di sterminare tutti gli animali della terra, ma nell’isola di Creta la dea Artemide lo fece uccidere da un grosso scorpione. Secondo un’altra leggenda, invece, la dea Artemide gli tese un tranello amoroso e fu ucciso da Apollo per gelosia.

'La costellazione di Orione', Uranographia di Johannes Hevelius, 1690 La fontana di Orione di Giovanni Angelo Montorsoli, Messina
'La costellazione di Orione', Uranographia di Johannes Hevelius, 1690 La fontana di Orione, G. A. Montorsoli, Messina

Questo mito ci ricorda che elementi psicologici peculiari di questo segno sono, appunto, il sesso, la violenza, la gelosia, la vendetta e l’autodistruzione. Roberto Sicuteri ci spiega che ”Il tipo Scorpione dunque, spinto da un eros tanto prepotente, sviluppa un individualismo talvolta esasperato e spesso si mostra intimamente ribelle ad ogni disciplina”. La sua tentazione è quella di distruggere ogni cosa vivente senza un motivo, soltanto per il piacere di farlo, come se tutte le forme di vita gli apparissero ostili. Secondo l’astrologo André Barbault in tale segno si riscontra un conflitto tra impulsività e inibizione, ma in base alla predominanza di una o dell’altra componente si possono distinguere tre tipi di Scorpione. Un tipo in cui prevale l’impulsività è individualista, ribelle, indisciplinato, si lascia andare all’istinto, è intemperante, tendente all’odio e alla vendetta, persino al sadismo ed alla perversione. Un altro tipo, in cui al contrario prevale l’inibizione, è disciplinato, sobrio, etico, rispettoso delle regole, laborioso, talvolta tendente alle nevrosi. Vi è poi un terzo tipo, considerato ambivalente, che potrebbe nascondere la sua immoralità con una facciata di perbenismo, o al contrario condurre una vita borghese ma avere idee rivoluzionarie, insomma una personalità in cui i due fattori di istintualità e inibizione si combinano in modi differenti.
L’astrologo A.T. Mann ci ricorda che il periodo della vita che corrisponde a tale segno è quello che va dai 42 anni fino alla morte; egli pone l’accento su uno dei significati dello Scorpione, vale a dire il karma e afferma che se i nativi del segno non hanno espiato in vita le proprie colpe, pagato il proprio debito karmico, ne pagheranno le conseguenze in vecchiaia. Difatti, così come il segno del Toro corrisponde a beni materiali, energie ed emozioni proprie, quello dello Scorpione corrisponde al crepuscolo della vita, periodo in cui si dipende da beni, energie ed emozioni altrui. Dunque un altro significato di questo segno zodiacale è la dipendenza e le conseguenti due possibilità: o ci si sente accettati o rifiutati; nel secondo caso il rifiuto genera una frustrazione che può sfociare nella perversione. Per concludere, tra le professioni che i nativi del segno spesso intraprendono ricordiamo i gestori di pompe funebri, gli psicanalisti, gli scrittori di romanzi gialli, i detectives, i chirurghi, gli agenti segreti, mentre a livello anatomico il segno dello Scorpione indica gli organi genitali ed il retto.


Fonti:
* Roberto Sicuteri, “Astrologia e mito”, ed. Astrolabio
* A.T. Mann, “L’arte rotonda. Astrologia del tempo e dello spazio”, ed. Gremese
* Hadès, "Manuale completo di Astrologia scientifica e tradizionale", ed. Mursia
* André Barbault, "Trattato pratico di Astrologia", ed. Astrolabio