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Astrologia

Astrologia e mito - Il segno della Bilancia

di Amj

(25/09/2023)

Una rappresentazione grafica del segno della Bilancia

Con il settimo segno dello zodiaco, la Bilancia, secondo segno dell’elemento Aria, ha inizio il secondo emiciclo zodiacale, quello inerente alla vita sociale ed alla sfera collettiva ed interpersonale della vita umana, che regola appunto le relazioni con gli altri ed il rapporto con la società in generale. Il periodo dell’anno è quello dell’autunno e l’inizio di questo segno coincide con l’equinozio d’autunno, a partire da cui il giorno diventa sempre più corto e la notte avanza, mentre la vegetazione inizia a decadere, dopo l’esuberante floridezza estiva. Simbolicamente, questo particolare periodo dell’anno rappresenta la superiorità della vita interiore rispetto a quella esteriore, le cui forme vanno scomparendo. Il segno astrologico della Bilancia è governato dal pianeta Venere, dea della bellezza e dell’amore, ma vi è in esaltazione il pianeta Saturno, che come ci ricorda l’astrologo francese André Barbault “valorizza le tendenze al distacco, alla privazione, alla rinuncia, in altri termini, la vittoria dello spirito sulla materia”.
Il termine ‘bilancia’, che deriva dal latino ‘libra = misura’, fa riferimento a due elementi che si equilibrano a vicenda; con questo segno, infatti, si esce dalla dimensione individuale per cercare l’armonia con l’altro. Come scrive l’astrologo italiano Roberto Sicuteri “Qui, l’uomo integra il proprio Io con il Tu, scoprendo le leggi della ‘societas’, della ‘polis’, della unione fra due persone, ma anche percepisce il proprio destino oltre le barriere del concreto e del fisico”. In sintesi, quello che richiede tale segno è l’abbandono dell’egocentrismo per andare incontro ad un nuovo modo di vivere che contempla l’unione e l’armonia degli opposti.

Un dipinto di Arcimboldo raffigurante l'autunno, 1572 Allegoria della Giustizia, affresco di Giotto, cappella degli Scrovegni, Padova
'Autunno', dipinto di Arcimboldo, 1572, Denver Art Museum 'La Giustizia', allegoria di Giotto, Cappella degli Scrovegni, Padova

Nella mitologia greca il mito che meglio ci consente di comprendere questo segno zodiacale è quello di Amore e Psiche.
Il mito racconta che Psiche era una fanciulla bellissima che, alla ricerca di perfezione, non riusciva a trovare marito; la dea Venere, gelosa della bellezza della ragazza che stava oscurando la propria, inviò il figlio Amore (Eros) a scoccare una freccia per far innamorare di lei l’uomo più brutto della terra. Amore, però, sbagliò la mira e si punse, innamorandosi perdutamente della fanciulla. I genitori di Psiche, intanto, la portarono da un oracolo che gli consigliò di lasciare Psiche ai bordi di una rupe e aspettare che venisse presa dal vento Zefiro, che l’avrebbe consegnata al futuro marito. Psiche fu condotta in un palazzo dove, impaurita, attese la notte e l’arrivo del suo sposo, che pensava essere l’uomo più brutto della terra; al contrario, ella era andata in sposa al dio Amore, col quale visse una grande passione che si consumò, però, solo di notte, in quanto Eros non voleva far sapere nulla alla madre Venere per non scatenare la sua ira. Psiche, però, aveva la curiosità di vedere in volto il suo sposo, che non aveva mai visto, e con una lampada ad olio una notte decise di illuminare il viso di Eros, ma una goccia di olio bollente cadde sul dio e lo fece svegliare. Amore, deluso per l’eccessiva curiosità di Psiche, la abbandonò. Psiche, disperata, tentò di suicidarsi gettandosi da una rupe, ma gli dei le impedirono di morire e cominciò a vagare alla ricerca del suo sposo perduto. Ad un certo punto, giunse in un tempio dedicato a Venere, dove decise di fermarsi per placare le ire della dea, la quale decise di sottoporla a numerose prove, per ottenere il ritorno del suo amato. Per superare l’ultima prova Psiche dovette scendere negli inferi per recarsi dalla dea Proserpina, che le diede una boccetta con i suoi profumi magici, ma, in preda alla curiosità, la ragazza aprì l’ampolla e cadde in un sonno profondo. A questo punto Amore le venne in aiuto e chiese a Zeus (Giove) di poterli riunire per sempre; Zeus acconsentì ed i due innamorati furono finalmente liberi di amarsi per l’eternità. Dunque, la misura e la prudenza che caratterizzano il segno della Bilancia ancora mancavano a Psiche e la fanciulla, mossa da curiosità, aprì l’ampolla; ma anche prima, aveva disobbedito alla volontà divina quando decise di guardare il volto del suo misterioso sposo, gesto che porterà a conseguenze disastrose: la comunione con l’altro non può realizzarsi attraverso la conoscenza razionale, ma tramite l’abbandono amoroso ed emotivo.

Un dipinto di François Gérard raffigurante Amore e Psiche, 1798 Una scultura di Antonio Canova raffigurante Amore e Psiche, 1787-1793
'Amore e Psiche', dipinto di François Gérard, 1798, Louvre 'Amore e Psiche', scultura di Antonio Canova, 1787-1793, particolare

Dal punto di vista della psicologia, il segno della Bilancia corrisponde al periodo della vita umana che va dai 23 anni ai 42, in cui si inizia a vedere se stessi in modo realistico, contrariamente al periodo antecedente in cui la formazione della personalità è influenzata dal giudizio critico dei genitori e della società. Questo segno zodiacale, dunque, ci insegna che è importante che si prenda coscienza di tutti i condizionamenti ricevuti nei primi 23 anni di vita, risolvendoli, e che si impari a confrontarsi con il mondo esterno in maniera equilibrata. In sintesi, i valori collegati al segno della Bilancia sono il giudizio, la ricerca di equilibrio, la giustizia, la collaborazione, il matrimonio, la non violenza, la pace, le associazioni, mentre le professioni legate al segno sono: artisti, giudici, avvocati, politici, commercianti di oggetti d’arte.


Fonti:
* Roberto Sicuteri, “Astrologia e mito”, ed. Astrolabio
* A.T. Mann, “L’arte rotonda. Astrologia del tempo e dello spazio”, ed. Gremese
* Hadès, "Manuale completo di Astrologia scientifica e tradizionale", ed. Mursia
* André Barbault, "Trattato pratico di Astrologia", ed. Astrolabio