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Emporio Culturale
Il blog culturale di Amj e Clio
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Musica

La Musica celtica

Parte prima

di Clio

(17/06/2023)

Copertina dell'album 'Pentangling' dei Pentangle

MUSICA CELTICA

Popolo antico, quello dei Celti o Gaeli, giunti in Europa ad occupare parte del continente europeo e delle isole britanniche. Svilupparono un' arte essenzialmente decorativa, con un tipico uso di forme geometriche e astratte: dove le immagini di oggetti erano simbolici e non erano riprodotti fedelmente. Tra il 600 e il 500 a.C., i Celti invasero l'isola dell'Irlanda portando le loro istituzioni economico-sociali ed i loro vincoli tribali. La terra, salvo quando costituiva di diritto il contrassegno del potere politico dei capi, apparteneva in comune alla tribù e la proprietà familiare veniva ripartita egualmente tra i figli. Secondo l'istituto dell’altrum, i figli erano tolti dalla casa paterna e affidati per l’educazione ad altre famiglie dello stesso gruppo gentilizio proprio in quanto si contrastava ogni tendenza socialmente individualistica. Ricco il complesso di tradizioni musicali, legati all'uso di particolari strumenti come, tra l’altro, l'arpa irlandese clarseach (ricavata da un unico ceppo di legno, finemente intagliato), divenuta simbolo d'Irlanda ed alcuni strumenti a fiato o a mantice, come Bag-pipe (strumento ad aria, cornamusa) e Uillean-pipe (un mantice collegato ad una sacca mediante un tubo e con ancia doppia). Gran parte del patrimonio musicale irlandese si trova in varie raccolte: il Fitzwilliam virginal book, datato 1612 circa; raccolte inglesi del 18° sec. e oltre, fino alle grandi edizioni, come The ancient music of Ireland del 1855. Tra i compositori irlandesi vanno ricordati J. Dowland, T. Cooke, C. Wood. La secolare musica tradizionale irlandese si suddivide in musica strumentale e musica cantata. quest’ultima, modellata sulla tradizione orale della poesia gaelica, mescola elementi poveri con altri di provenienza più colta. E al canto, conosciuto come Sean-nós song, si alternano gli strumenti musicali di uso comune, chitarra, violino (fiddle), low whistle, fisarmonica, concertina e una serie di percussioni tradizionali, come il bouzouki e il bodhran. Innumerevoli le manifestazioni di musica tradizionale durante l'anno. Molti gli artisti legati alla musica celtica: Clannad, Van Morrison, Sinéad O’Connor, Enya, My Bloody Valentine e The Pogues, solo per citarne alcuni, attivi soprattutto negli anni '70 ed '80. Anche attualmente molti musicisti hanno sentito l’esigenza di tornare alle radici, come Altan, Danú, Déanta, Lúnasa, Flook, Solas, Marie & Martin Reilly, Kíla, Noel Shine e Mary Greene e Border Collies. Altri sono interessati alla contaminazione di vari stili: Afro Celt Sound System, McKennitt, Hevia e Liam O’Connor.

Copertina dell'album 'Celtic Gold' dei Pentangle
Copertina dell'album 'Celtic Gold' dei Pentangle

PENTANGLE

I Pentangle, sin dagli esordi nel lontano 1967 fino allo scioglimento nel 1973, furono connotati da un approccio eclettico: una fusione tra contenuti del repertorio tradizionale ed uno stile progressive. I virtuosismi di due chitarristi amanti della sperimentazione, Bert Jansch e John Renbourn, rendono originale il sound fondendo il blues (di cui Renbourn era appassionato) con la struttura della musica antica barocca (prediletta da Jansch). Il lungo brano strumentale Pentangling, contenuto nel primo album, The Pentangle del 1968 fu il primo capolavoro del gruppo. Dopo il doppio Sweet Child prodotto nel 1968 e composto da materiale gia` edito dai due leader e rifacimenti dei classici del jazz, arriva Basket Of Light del 1969 connotato da uno stile elegante. Nell' album del 1970, Cruel Sister, vennero inserite le prime chitarre elettriche. Il dulcimer (strumento musicale a corde pizzicate, percosse o sfregate con un archetto, cioè un salterio) e la chitarra acustica fanno da sfondo al brano Jack Orion, forse la loro summa artistica. Reflections del 1971 era costituito da composizioni originali tra cui un lungo excursus stilistico, Reflections. Mentre il gruppo nelle successive opere tendeva a perdere la propria originalità, John Renbourn continuava la sua carriera da solista. The Hermit del 1976 e soprattutto Black Balloon del 1979, con brani come Black Balloon e The Pelikan, rappresentano un Renbourn caratterizzato da un formalismo classico ottenuto dall'utilizzo di una strumentazione ridotta (chitarra, flauto e percussioni). Jansch prosegue un lavoro solista con minore originalità. Un’antologia nel 1978, lo scioglimento del gruppo, la reunion nel 1983. Renbourn presto lascia la band e Jansch e McShee continuano in uno stile blues e folk fino al 1993.

La copertina del disco
La copertina dell'album 'Pentangle' dei Pentangle

Ecco alcuni dei suoi brani più iconici:

  1. Pentangling, album "The Pentangle", 1968
  2. Travelling Song, album del 1968
  3. Cruel Sister, album del 1970
  4. A Maid That's Deep In Love
  5. When I Was In My Prime, album "Cruel Sister"
  6. Lord Franklin, album "Cruel Sister"
  7. Cruel Sister, album omonimo
  8. Jack Orion, album "Cruel Sister"