Pasolini pittore La mostra a Roma alla Galleria d'Arte Moderna Comunale(28/10/2022 - 16/04/2023) di Clio (05/04/2023) |
Un Pasolini davvero inedito ma non meno interessante. La mostra della Galleria di Arte moderna comunale di Roma permette un viaggio tra i meandri della poliedrica personalità dell'intellettuale, di cui si celebra il centenario della nascita. Uno stile che oscilla tra un ingenuo naif (Narciso, 1947) ed un espressionismo dal sapore leggermente kirchneriano (Autoritratto con fiore in bocca, 1947), ma dai toni morbidi. Una pittura vibrante di sogni resa per rapidi tratti di pennellate, con tinte smorte o, talvolta, dure e punti di luce costruiti in modo semplice e quasi istintivo. Autoritratti dai profili ben sottolineati definiti da linee brusche. Sguardi permeanti (Autoritratto con la vecchia sciarpa, 1946), che catturano e rimandano ad una dimensione nascosta. In equilibrio tra una controllata sfrontatezza ed una delicata rassegnazione. Pudìco e provocatorio nel contempo. Mai banale.
Autoritratto con fiore in bocca (1947) | Narciso (1947) |
L' incredibile vita dell' intellettuale friulano si evince anche dalla serie di ritratti o, meglio, schizzi dedicati a personaggi dello spessore di Roberto Longhi o Ezra Pound (Ritratto di Ezra Pound, 1967), che Pasolini ebbe modo di conoscere ed anche intervistare (incontro a Venezia nel 1968 tra il poeta statunitense ed un giovane Pasolini che legge in modo toccante le sue poesie). Un tratto rapido, un' intensità di sguardo, occhi penetranti e magnetici e si disvela una figura volitiva nel ritratto di Pound. Correda la mostra una serie di fotografie in bianco e nero che ritraggono Pier Paolo in atteggiamenti legati al quotidiano (in salotto con la madre, seduto accanto al camino) o in ambito di lavoro (sul set di Medea con Maria Callas, in colloquio con Ezra). In uno scatto appare solo in una Roma notturna desolata ed immota dove il senso del passato, così vivo nei suoi scritti, diviene pesante premessa di un futuro tragico.
Autoritratto con la vecchia sciarpa | Ritratto di Ezra Pound (1967) |
Alcuni brani sono disvelatori della sua intriseca anima poetica: “Ti insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece” (Lettere Luterane). “ La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza” (Tra genio e follia). “ Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. Scrive riguardo alla Pittura: “Potrei anche tornare alla stupenda fase della pittura…..Sento già i cinque o sei miei colori amati profumare acuti tra la ragia e la colla dei telai appena pronti” (La ricerca di una casa, in Poesia in forma di rosa). Per concludere:”Qual' è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?”. Riguardare i suoi dipinti emoziona e fa battere i cuori inducendo a riflettere sul percorso di una vita vissuta all' ombra della Verità e di una Spiritualità grave e pensosa. Perché per noi questo è Pier Paolo Pasolini. (Le immagini sono foto scattate alla mostra dalla stessa autrice)